
Dopo l’esperienza della poesia in classe fatta lo scorso anno scolastico, la 2A del
corso di Ragioneria ha sperimentato il progetto I libri parlanti con l’esperta della
biblioteca civica Arpino, la dottoressa Cristina Rivoir. In poche ore, tre incontri di
due ore ciascuno, i ragazzi dotati di kit e punteruoli hanno potuto avere un
approccio diretto con il codice Braille, inventato più di due secoli fa,
sperimentando la scrittura attraverso l’uso dei 6 punti. Le lezioni hanno alternato
una parte teorica, nella quale si è approfondita la malattia della maculopatia, che
può causare cecità in chi cieco non lo è dalla nascita e una parte pratica, nella
quale i ragazzi e ragazze hanno provato a scrivere piccoli messaggi utilizzando i
punteruoli. L’esperienza li ha uniti come gruppo, anche perché è stato proposto
loro di modellare un cordino di canapa per farlo diventare l’immagine dell’albero
capace di rappresentarli da grandi, creando così una pagina di un libro tattile.
Ancora una volta il fare mi ha dimostrato il suo valore, poiché supera il solo
ascoltare.
prof.ssa Paola Rossi


