
Promemoria Auschwitz
Il viaggio di cuore, anima e umanità
Questo viaggio è stato intriso di esperienze ed emozioni contrastanti. Tutti noi siamo partiti con entusiasmo, cercando di non pensare a ciò che avremmo esaminato, grazie ai precedenti incontri di preparazione di carattere storico e psicologico, ricordandoci una delle pagine più tragiche della Storia, la Shoah.
Partiamo dalla città e dal gruppo
Cracovia, seconda città polacca per intensità demografica fu l’unica ad essere risparmiata dai bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale. Oggi molto gettonata dagli studenti Erasmus, poiché, offre la possibilità di conoscere gente di diverse nazionalità, imparare dalle loro culture e assaporare la vita pulsante e creativa di questo luogo. Cracovia, meta simbolica non solo per la sua vicinanza al campo di concentramento e sterminio di Auschwitz- Birkenau ma perché la città ha conosciuto l’occupazione tedesca e la sua popolazione ebraica, più di 15.000 persone, è stata interamente sterminata dai nazisti. Dal territorio braidese siamo partiti in 200 alunni delle classi quinte e abbiamo percorso un viaggio nella Storia e nella memoria visitando gli ex campi di concentramento attraverso il progetto “Promemoria Auschwitz 2025” a cura dell’associazione Deina APS di Torino.
Ricerca del vissuto
Questa esperienza è stata un turbine di emozioni pazzesche. A partire dalla felicità sprigionata dal calore umano costituita dal gruppo formatosi, fino al giorno successivo alla visita, ho avvertito dentro di me, un senso di vuoto. Osservare i binari di Birkenau e l’immenso spazio dove veniva sterminata il 20% della popolazione polacca, tra ebrei, oppositori politici e soggetti semplicemente “diversi” ha creato in me rabbia e dolore. Pagine buie della Storia da non dimenticare, ricordando come la propaganda e la follia di pochi uomini con le giuste risorse può rendere la vita di un altro essere umano semplicemente infernale. Vedere con i propri occhi queste strutture numerati in blocchi dove donne e bambini venivano usati come topi da laboratorio per esperimenti genetici, uomini trattati come bestie da soma che una volta diventati “inutili” venivano semplicemente indirizzati sulla strada della morte. Percorrendo questo luogo dell’orrore sottolineo come la Shoah svela la radice di quale crudeltà è capace l’uomo: ridurre il suo simile a bestia.
Cravero Giulio, IIS E. Guala Bra
















































